Una ricerca dimostra che la Thailandia versa negli oceani tra le 150mila e le 410mila tonnellate l’anno di rifiuti in plastica da loro prodotti.
Le autorità tailandesi hanno così deciso di adottare misure e politiche ambientali al fine di ridurre il consumo di plastica non riciclabile ed anche i monaci buddisti hanno deciso di impegnarsi nella lotta contro l’inquinamento derivante dalla plastica che sta devastando l’ambiente.
Infatti proprio i monaci hanno iniziato a produrre le loro tuniche tradizionali, sedie ed altri prodotti utilizzando bottiglie, tappi ed altri rifiuti in plastica.
Proprio grazie ad un impianto di riciclaggio che raccoglie le bottiglie e le trasforma ed invia poi i tessuti al tempio di Wat Jak Daeng dove vengono poi confezionate le tuniche (parte di queste sono vendute ai loro fedeli)
Ed è così che con l’impiego di 30 bottiglie di plastica PET da un litro e mezzo si puo’ produrre fino al 35% di fibre necessarie per il confezionamento di una tunica, tunica che a detta dei monaci stessi ha confort molto simili a quelle tradizionali.